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Il diritto dei minori all'identità e alla famiglia
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Tra i tantissimi articoli di cui è composta, possiamo qui considerare la prima parte dell’articolo 8, che indica l’obbligo giuridico per ogni Stato ad impegnarsi a rispettare i diritti dei minori di preservare la propria identità, compresa la nazionalità, il nome e le relazioni familiari, così come riconosciute dalla legge, senza ingerenze legali.
In questo articolo gli autori del documento seguono una dinamica che va da un contesto molto ampio – come quello dell’identità e della nazionalità – fino a restringere il campo alla vita e a alle relazioni familiari.
Il diritto a costruire la propria vita e a svilupparsi nella propria nazione è inalienabile per ogni persona umana, specie per i minori che devono poter essere protetti e assistiti nel caso in cui tali diritti vengano violati. Pertanto, si riconosce loro il diritto ad avere un’identità, cioè ad appartenere ad una data realtà – la nazione – a sentirsi protetti da essa e a poter crescere nonché coltivare una vita sana all’interno di tale spazio.
Centrale è la famiglia – cellula della società – prima fonte di protezione e sviluppo della persona umana e dalla quale non è possibile prescindere. In essa il minore conosce se stesso e coltiva le sue relazioni al fine di fare il suo ingresso nella società della quale potrà sentirsi parte integrante.
Angela Rinaldi
CCP Research Assistant